Scarti e frattaglie

giugno 5, 2011

Bob alla conferenza (2008 )
Bob va a una conferenza poggia un braccio contro un oggetto fuori campo
Conferenziere: “La decadenza degli imperi storicamente porta ad una confusione tra il
valore d’uso e il valore estetico degli oggetti. In tale condizioni, in altre parole, gli oggetti
diventano più belli e seducenti a scapito della loro funzionalità, un esempio dell’impero
romano può essere…”
[campo allargato bob è poggiato ad una lampada di forma improbabile]

Giochi di ruolo (agosto 2009)
Sid: Parla, lo spettro dell’anello di fuoco ti ascolta rimani inginocchiato umano, dimmi subcreatura
Bob: Spettro, mi scusi cosa è l’anello di fuoco?
Sid: Non posso svelarti il suo segreto, umano. troppo potere per la tua piccola mente
e a causa dell’impudenza della tua domanda il tuo empio corpo è appena stato vaporizzato da
una repentina variazione termica.
Bob: Problemi gastrointestinali spettro?
Sid: Fai pure lo spiritoso, lo farai nei campi elisi.
Bob: Beh, se rispondo e sono stato vaporizzato significa che sono un fantasma e non puoi farmi più niente.
Sid: Vero, però il fantasma di Molly si è appena legato per l’eternità al tuo.
Bob: Aaaaaaaaargh, me la pagherai.

Sesso sicuro? (febbraio 2010)
xxx Vieni? Giochiamo di ruolo.
bob: Dovrei uscire con , non saprei…
xxx Beh, se devi fare sesso come non detto.
bob faccia perplessa: Giusto, aspetta un attimo…
bob sms a : Secondo te faremo tardi questa sera?

frustrazione lavorativa (giugno 2010)
Pam: Ho lasciato il lavoro, mi stava facendo stare malissimo, da mesi;
mi stavo quasi ammalando. Quando l’ho detto ai miei clienti mi sono tolta un peso.
Dopo non so che farò, sicuro non starò con le mani in mano. Sono sicura che mi merito di più.
Bob: Sono sicuro che troverai un lavoro adatto alle tue capacità
Pam, raggiante: Certo, adesso a luglio inizio un corso base per la ricostruzione delle unghie.

capo incoraggiante (febbraio 2010)
collega: Brutte notizie il capo ha convocato ed ha un sorriso
finto stampato sul viso.
bob incredulo
capo sorridente: l’ho chiamata per darle una occasione di crescita
professionale, che sono sicuro non potrà rifiutare…
spazzolone e secchio fuori dall’ufficio o simili
collega: Che ti avevo detto?
bob spaventato

Bokonon, mio unico dio, io ti prego.

marzo 13, 2011

Bokonon, dammi l’intelligenza di capire cosa voglio, il coraggio di cercarlo e la forza di accettare la sconfitta.  Dirigimi verso il bene, non farmi fare il male.

Arnold Schönberg

gennaio 13, 2011

Perché non mi piace la musica dodecafonica mi chiederete. Come spiegare in due parole il vissuto di un uomo, le sue debolezze e la sua sensibilità? L’arte si sa è cosa volatile, la sua bellezza si sporge in ogni istante sul baratro dell’inconsistenza, e il nostro giudizio, che cerchiamo ogni giorno di oggettivizzare mentendoci, è frutto di conflitti interiori inesprimibili. Del resto la musica è italica arte, anche se non sempre in questi lidi compiutamente creata ed eseguita…

In altre parole, perché fa schifo.

“I Troll o dell’anarchia” (archeologia)

gennaio 10, 2011

Titolo: “I Troll o dell’anarchia”
Curatore del documento: Draco Roboter
Mail: mailto:roccopapaleo@yahoo.it
Versione della FAQ: pre-alpha 3
Frequenza di invio: aperiodica
Inviata ai newsgroup (come link):
it.discussioni.litigi,
it.cultura.cybersocieta.lamer,
it.discussioni.folli,
it.cultura.cybersocieta
Ultimo aggiornamento: 3 apr 2001
URL: http://it.geocities.com/roccopapaleo/fa … /Troll.txt

Oggetto: una discussione sui disturbatori della rete e sul concetto
di giusto ed ingiusto, “legale” e “illegale” su usenet.

Ringraziamenti:

(dai NG it.discussione.litigi, it.cultura.cybersocieta,
it.discussioni.animali.gatti, it.news.moderazione, it.news.net
abuse) Rita (if you want)^2, cyb, keroppi, Anchise, Nettuno
gulp, danny.T, mailto:Luca@no.spam, paquito

Ringraziamente particolari a

“FaSer”, E-man (psicologia) Maurizio Vaggi (mavaggi_at_tin_dot_it)
(faq ufficiale sul trolling) Mauro “Lucky” Barresi (niubbologia)
Whiplash (anonimato) Mamo (incoraggiamento) Bakunin (etica idler)
F.Lentini e G.P. Vanoli (per la loro esistenza)

Disclaimer:

L’autore non si assume alcuna responsabilita’ per eventuali errori o
inesattezze che possano essere presenti nel documento. L’autore non
si assume alcuna responsabilita’ per gli eventuali comportamenti
indotti dalla lettura di questo documento. Questo documento,
inoltre, deve essere considerato frutto delle opinioni personali
dell’autore, maturate nel corso della frequentazione di vari gruppi
della gerarchia fra cui it.discussioni.litigi, e della lettura delle
FAQ che sono state scritte sull’argomento, non un’enunciazione di
verita’ assolute. Quanto segue vuole essere un tentativo di
approfondimento del fenomeno, una ideale prosecuzione del lavoro
fatto da M.Vaggi.

“I Troll o dell’anarchia”

Copyright (c) 2001 Draco Roboter Crew

Permission is granted to copy, distribute and/or modify this
document under the terms of the GNU Free Documentation License,
Version 1.1 or any later version published by the Free
Software Foundation; with no Invariant Sections, no Front-Cover
Texts and no Back-Cover Texts. La licenza puo’ essere trovata su
http://www.gnu.org/copyleft/fdl.txt

Commenti e critiche sono graditi.

Storia della FAQ:

V alpha 1, 13 mar 2001, nasce questo documento. V alpha 2, 15 mar
2001, contatti con, Mauro Vaggi e Mauro Barresi V alpha 3, 19 mar
2001, aggiunta parte sulla legalita’ e re-format. V alpha 4, 3 apr
2001, aggiunta anonimita’ grazie a whiplash. V apha 5, 20 apr 2001
aggiunta parte sull’etica idler

*Introduzione

Ho cercato ultimamente di capire piu’ approfonditamente cosa sia un
Troll e quale sia il suo comportamento all’interno di it.*, spinto
dalle vicende legate a it.sesso.discussioni [1] e
it.discussioni.leggende.metropolitane [2] di cui si e’ ultimamente
dibattuto su it.news.net-abuse. Avevo in passato incontrato altri
troll su it.discussioni.animali.gatti su cui stavo discutendo la
vicenda bonsaikitten[LNK1], la mia reazione, dopo essere a piu’
riprese caduto nel tranello, e’ stata quella di killare quasi tutti
i disturbatori, tranne un paio che mi avevano incuriosito.

Ho iniziato quindi a frequentare it.discussione.litigi, notando che
i post delle persone killate erano in crosspost con questo gruppo,
prima solo come lurker, poi come postatore. IDL ho scoperto e’ un
luogo virtuale spesso divertente se si comprende lo spirito della
cosa.

Questo non significa che io sia un IDler o perlomeno io non mi
considero tale.

Questa documento e’ il risultato del lavoro di chi sta cercando di
spiegare anche a se stesso il fenomeno. La chiave di lettura e’ un
po’ “x-files” un po’ accademia. In caso d’utilizzo di questo come
FAQ “propedeutica” per newbies, consiglio di non prenderla troppo
sul serio :-)

* Il troll

Il troll e’ in senso proprio un messaggio studiato per attirare
delle risposte predicibili o dei litigi (flame). Il termine deriva
dal modo di dire “trollare (lanciare l’amo) per i niubbi”, il
trolling e’ in origine un tipo di pesca sportiva. Il troll ben fatto
induce i novellini stessi (niubbi o newbies) e chi cerca il litigio
(flamers) a rispondere alla provocazione rendendosi ancora piu’
evidentemente tali, mentre sottilmente fa capire ad i piu’ esperti e
saggi di essere un esca. In questo senso, per non creare ambiguita’,
si parla anche di troll-bait cioe’ di esca per il trolling.

Il troll , e’ anche il disturbatore, l’attaccabrighe, il personaggio
che svia il dibattito dal suo tema[4] per attirare l’attenzione, per
disturbare certi newsgroup o per divertisi alle spalle degli altri.
Il suo scopo principale e’ quello di creare un grande volume di
risposte, di solito causati da litigi (flame-wars), ma ci sono anche
tipi di trolling piu’ sofisticati.

Generalizzando il concetto di trolling alla vita reale, quest’ultimo
puo’ avere addirittura degli scopi positivi[4].

Vedi anche la FAQ in inglese sui troll [FAQ2]

*Il trolling consapevole: ovvero chi ci fa.

Questo e’ il trolling nel senso proprio

Il trolling nella sua forma forse piu’ benigna e’ semplicemente un
gioco, spesso divertente anche se con i limiti di ogni “gioco al
massacro”, nel senso dato a questo da Berne nel suo libro “A che
gioco giochiamo”[PSI1]. Il troller non ha lo scopo principale di
discutere una certa questione, piuttosto ha quello di provocare per
il gusto di provocare e divertirsi alle spalle dell’ignaro postatore
che non si rende conto, o si rende conto solo in parte, di essere
gabbato. Il fine e’ spesso umoristico-spettacolare e quindi ha
bisogno di spalle e spettatori. A questo scopo alcuni, i piu’
riconoscibili, si mettono in cross-post con it.discussioni.litigi,
it.discussioni.folli e/o con dei gruppi a caso (it.fan.studio-vit,
it.fan.starwars di solito). C’e’ da notare a tal proposito che
questi ultimi essendo i piu’ riconoscibili sono anche quelli
potenzialmente meno fastidiosi.

Il gioco inizia con quella che viene chiamata “troll-bait” o “flame
bait”, ovvero di esche per trolling o per litigi. La forma piu’
semplice di “esca per litigio” consiste nel fare un affermazione
forte in un luogo inadatto, in altre parole bestemmiando in chiesa.
Potrebbe essere un idea ad esempio mandare un post dal titolo “Viva
il duce” su it.politica.pds o viceversa “Viva la mona” su
it.politica.destra[5]: in entrambi i casi si potrebbero avere delle
reazioni violente. In realta’ non credo che un comportamento del
genere porterebbe a dei buoni frutti, in quanto troppo
esplicitamente provocatorio. L’utente, per quanto ignaro, si
accorgerebbe subito del trucco e non cadrebbe nel tranello. Il bello
di questa tecnica e’ che se riesce spesso non c’e’ bisogno di fare
null’altro che stare a guardare, basta che un contestatore (flamer),
che e’ un troll di altro tipo, e un vero-credente (true-believer) si
incontrino perche’ la baruffa inizi.

Una tecnica piu’ sottile e’ quella che si potrebbe chiamare “del
gioco delle tre carte”. Come nel gioco delle tre carte c’e’ il
cartaro e uno e piu’ compari che giocano. I compari possono o meno
essere dei fake del cartaro. Si intende con “fake” uno pseudonimo
del cartaro, il quale posta assumendo due o piu’ personalita’
distinte. Mentre la pseudo discussione prosegue puo’ avvicinarsi il
pollo, che a quel punto viene spennato a dovere. Il concetto di fake
lo discutero’ piu’ avanti parlando dei limiti etici del trolling e
dei suoi risvolti politici.

Evoluzione e` la tecnica del Branco, dove un intero ng partecipa
alla flame in x-post dividendosi in soggetti che postano alcuni
prendendosi gioco del pollo, altri prendendone le parti. Il
risultato e` un orgia di violenza, con possibili ricorsi ad
*amicizie altolocate*. Pregevoli i casi in it.sociale.scout e
it.hobby.cucina da parte di IDF provocando niente meno che
l’ammonimento ufficioso del GCN, pena l’inibizione del crosspost.
Ciclici quelli di IDL. [Vedi “Invasioni dei Newsgroup”]

I personaggi di cui stiamo parlando hanno anche un terzo tipo di
comportamento, che potremmo chiamare di allenamento: fare gare di
retorica che si svolgono all’interno di IDL per decidere, come un
branco di lupi, chi e’ il piu’ cattivo, bisogna anche notare che il
piu’ cattivo deve essere preferibilmente anche arguto e divertente
per essere effettivamente un lupo vincente.

Le dinamiche sociali interne sono complesse, i pareri degli alfa
sono tenuti in gran conto, questi esemplari danno le dritte
politiche ed etiche al branco, altri vanno a caccia (di polli[7]) su
altri gruppi, altri ancora pur considerati dei paria rimangono
all’interno del branco. Questi ultimi sono trattati malissimo dagli
altri e probabilmente proprio a causa di questo rimangono. Berne
direbbe che stanno giocando allo “stupido” e che hanno trovato
questo estremo modo di riconoscimento sociale.

L’anonimato permette di usare uno stile di comunicazione piu’ libero
che sarebbe difficile o impossibile in un normale ng. Piu’ che altro
perche ci si tiene a non infangare un certo nick o connotarlo come
potenzialmente aggressivo e intollerante. In generale il gioco (nel
senso di Berne) giocato dai Troll e’ “guardie e ladri”, che
l’equivalente psicologico del nascondino. Il troll si nasconde
(sotto uno psedonimo sotto un account farlocco o un remailer anonimo
e soprattutto sotto una personalita’ falsa) e aspetta di essere
beccato. L’anti-troll dualmente gioca a “ti ho beccato figlio di
puttana”. Il primo non puo’ nascondersi troppo bene, altrimenti non
sarebbe mai preso ed il suo non sarebbe piu’ un gioco ma un lavoro,
d’altra parte non puo’ essere neanche troppo esplicito altrimenti
non sarebbe preso in considerazione. Il secondo scarica la sua
rabbia incastrando l’avversario, cercando di dimostrare nel modo
piu’ inconfutabile la pochezza e l’idiozia dell’essere un
disturbatore, cercando inoltre di dimostrare oltre ogni ragionevole
dubbio che l’avversario e’ un troll. Quello di cui non si accorge e’
che in questo modo diventa esso stesso un troll (consapevole)

Per combattere questo tipo di troll (quello di primo livello il
troll semplice) basta tenere a mente che il suo scopo principale e’
continuare la discussione, quindi se si lascia perdere si ha vinto.
Piu’ complicato il caso delle flame con molti partecipanti, in quel
caso e’ forse il caso di avvertire gli altri partecipanti
dell’avvenuto riconoscimento prima di evitare la conversazione per
esempio mettendo nel killfile l’interlocutore. La decisione in
questione e’ delicata in quanto cosi’ facendo si rischia di passare
per intolleranti, censori, fascisti e quant’altro. Inoltre c’e’
sempre in agguato il pericolo di trasformarsi in net.cop

*Troll (e anti-troll) inconsapevoli: ovvero chi c’e’.

Il troll inconsapevole e’ altrettanto attaccabrighe e disperante
dell’altro tipo di troll ma ha una pericolosita’ maggiore. Insieme
al suo alter-ego l’anti troll (il quale e’ per sua natura solo
inconsapevole), che assume la sua forma piu fastiosa nella versione
del vero-credente, forma l’humus e i presupposti affinche’ i troll
agonistici abbiano vita facile.

Il troll inconsapevole non sa’ di essere solo un fastidio, che cio’
che scrive e’ spesso ridicolo o fuori luogo, pensa semplicemente di
essere uno che ha qualcosa da dire.

Il troll-vero-credente e’ quello che, letto il post “Viva il duce”
dell’ esempio fatto in precedenza, inizia a dimostrare in modo
dettagliato ed esauriente perche’ la cosa detta e’ falsa e/o
inopportuna, sino ad arrivare entro un paio di post, a spiegare
l’esatta genealogia di meretricio della famiglia del suo
interlocutore.

Gli anti troll (net.cop[13]) sono a loro volta troll e sono i piu’
pericolosi in assoluto perche’ non solo non si rendono conto di
esserlo, ma pensano anche di essere dalla parte della ragione. Nei
casi piu’ disperati si nota una tendenza a scrivere FAQ kilometriche
e a postarle, giustamente, su it.cultura.cybersocieta.lamer. Il loro
scopo e’ il seek-and-destroy dei troll, sentono l’odore lontano un
miglio, spesso anche quando non c’e’ nessun troll. Il loro errore
non consiste tanto nel combattere i disturbatori, che anzi sarebbe
uno scopo positivo, quanto nel causare disturbo nel tentare di
farlo, senza peraltro riuscirci. Bisogna chiarire che il semplice
richiamare i postanti all’ordine netico non e’ in se’ un segnale che
il postatore sia un net.cop Il net.cop e’ tale quando il richiamo
all’ordine e’ il suo principale scopo nel postare [9]

Nella sua versione fake-buster (nuovo conio) l’anti-troll cerca di
svelare l’identita’ dietro il fake in modo da fargli perdere la
faccia. Il troll pero’ cerchera’ di evitare questo, anzi reagira’ e
usera’ come strumento di misura della sua astuzia quella del suo
giustiziere.

*Tecniche anti troll.

Cosa fare una volta riconosciuto il disturbatore? Ci sono varie
tecniche, inizio con quelle piu’ funzionali.

La prima e’ la tecnica zen del raggiungimento del satori. Ci si
siede sulle mani fissando per almeno cinque minuti il post sinche’
ci si convince dell’inutilita’ di una risposta, quindi ci si guarda
intorno uscendo per un attimo dal “mondo virtuale”, infine ci si fa
una risata e si dimentica il tutto. E’ la tecnica migliore.

La seconda puo’ essere chiamata del pistolero: si manda un messaggio
con scritto solo “plonk” magari preceduto da una frasetta spiritosa,
o asettica dopo di che’ si mette l’interlocutore nel kill-file.

La terza o del monaco sulla montagna e’ come la precedente ma senza
avvertire l’interlocutore. Ovvero: o si scrive solo la frasetta,
oppure ci si limita a metterlo in kill-file senza fare reply.

L’efficacia di ogni altro tipo di rappreseglia e’ dubbia, a volte
addirittura controproducente, spiego in che senso piu’ avanti.

*Tecniche anti net.cop

Ma quali possono essere le tecniche anti net.cop/veri.credenti,
soprattutto se vanno in branco?

Una soluzione sarebbe comunicare la cosa via mail, ma come vero
credente ancora in azione ti assicuro che questo spesso non serve a
nulla, anche quando e’ possibile farlo. Fra l’altro e’ utile
ricordare che la mail di risposta puo’ essere facilmente
falsificata, quindi puo’ essere che ci stiamo lamentando con la
persona sbagliata.

Cosa poi e’ necessario fare contro chi litiga in pubblico dicendo
che l’errore e’ stato fatto in pubblico ed in pubblico va discusso?
Il buon meta-anti troll (il troll-anti-troll-antitroll :-))
risponderebbe

<meta> ca**ate [8] </meta>

Per fare questo bisogna avere una certa autorevolezza, in caso
contrario bisogna argomentare, motivare, articolare, fornire link.
Facendolo ovviamente si finira’ per essere tacciati d’atteggiarsi a
“padroncino di usenet”, o ci verra consigliato di farci i “casi”
propri.

O in una sola frase: “io posto quello che mi pare quando mi pare e
tu fatti i *casi* tuoi.”

Quest’ultima sembra essere la replica standard del troll
inconsapevole all’anti troll, e mi pare che sia un ottimo carattere
di riconoscimento del troll inconsapevole. Una sorta di cartina al
tornasole, una replica sintomatica che si presta ad analisi profonde
(:-), spesso accompagnata e indotta dalla sua mancata distinzione
tra moderazione e autoregolamentazione, tra killfile e cancel, ecc

Non so se servirebbe pero’. Come dicevo la categoria net.cop o vero
credente e’ la piu’ pericolosa. Siamo nel campo della
sperimentazione purtroppo.

Ricapitolando si puo’

– citargli questo documento e aiutarmi a migliorarlo?
– rispondere :- “ca**ate”?
– spiegargli il problema via mail?
– killarli?

Non saprei, Del resto chi ci dice che senza quei net.cop la
situazione sarebbe peggiore? Come spiego da qualche parte il
trolling puo’ avere effetti anche positivi in certi rari casi, e’
spesso una questione di quantita’ e qualita’.

I Veri Credenti del gruppo abboccano spesso al trolling, con
convinzione e sistematicita’. Sono convinti che questa sia una vera
e propria missione contro il Male, non sentono ragioni e attaccano
alla stessa maniera chi cerca di indurli alla meno rumorosa
reprimenda in email. La reprimenda stessa a volte impedita dalla e
nonimita’ [vedi]

Confutarli sul newsgroup non da’ grandi frutti, Insistendo con
questa tecnica si rischia di diventare a propria volta dei troll
inconsapevoli, di tipo anti-anti-troll.

Killarli, essendo a volte questi net.cop/veri.credenti i piu’
competenti, e’ controindicato .

La proposta migliore che ho sentito sinora consiste nel consigliare
l’uso del Killthread. Che pero’ e’ spesso inefficace, perche’ alcuni
net.cop veri credenti si infiammano per un nonnulla e spesso partono
per la tangente, lancia in resta, all’interno di thread
perfettamente in topic[10]

Infatti non bisogna partire dal presupposto che bisogna per forza
giudicare l’operato altrui (pubblicamente), ma semplicemente che
bisogna evitare i fastidi.

Provatele tutte e sappiatemi dire.

*il TSA, ovvero sino a che punto si puo’ essere troll.

[grazie a M.Vaggi per l’idea sottostante a questa parte]
Innanzitutto e necessario sottolineare che chi si comporta da idiota
mi da’ il diritto di trattarlo da tale. Non mi interessa se *lo fa*
o *c’e’*, il punto e’ che mi procura un fastidio e come *agente
fastidioso* posso trattarlo. Molti troller sono forse delle persone
stimabili nella vita reale, e in molti casi anche in rete quando non
sono sotto mentite spoglie, ma questo ai fini di questo trattato non
ha importanza. Il problema e’ che, almeno in certi casi, il trolling
puo’ essere addirittura divertente inoltre ognuno di noi si comporta
di tanto in tanto da troller. Il punto e’ stabilire di volta in
volta sin dove arriva il TSA (trolling socialmente accettabile). Il
concetto di TSA e’ vago e fumoso quanto il *comune senso del
pudore*, fatto sta che esiste.

Il concetto di TSA risponde alla domande: sino a che punto si puo’
essere maleducati? Sino a che punto si puo’ essere provocatori? Ci
sono casi in cui e’ meglio soprassedere? [vedi etica del troll
consapevole]

Inoltre questa categorizzazione di postanti non e’ razzista, chi
decide chi e’ troll e chi no? La risposta e’ semplice in modo
imbarazzante: ognuno di noi secondo i propri gusti. Il TSA e’ un
tentativo solo parzialmente riuscito di definire quale sia il
confine tra il provocare e l’insultare. E’ soprattutto per questo
che il trolling non e’ considerato un net-abuse: perche’ non esiste
un modo oggettivo per stabilire cosa e’ insultante o cosa e’ un
disturbo. La decisione di chi e’ o cosa sia un troll viene lasciata
in ultima istanza al nostro gusto ed alla nostra sensibilita’,
tranne i casi in cui un certo tipo di trolling non sia diventato
oggettivamente riconoscibile. Lo spam [vedi] era per esempio
all’inizio pensato come un tipo di trolling, ora e’ considerato net
abuse.

I provider hanno dei contratti in cui specificano che il seguire
l’etichetta della rete e’ necessario, ma e’ dubbio quanto sia
necessario

La presenza di trolling, in alcuni casi ed in alcuni gruppi, serve
per far aumentare il senso di comunita’ e la coesione dei
partecipanti. Chi abbocca al Troll e’ il nuovo a cui mancano le
informazioni, che non conosce le regole del gioco. Il Troll in
questo caso non e’ piu’ la tecnica di pesca, ma la figura mitologica
che sta di guardia lungo il ponte che porta al villaggio.

E’ infine interessante notare, e qui sta il trucco, come la forza
del troll non e’ in se’ ma nella reazione che provoca.. in noi :-)

*I killfile

I kill file sono un male, un pericolo per la liberta’ di
espressione, una tecnica nazista che serve per chiudere la bocca
all’avversario? Niente di tutto cio’. I kill file, insieme ai
comandi che servono per ignorare certi thread, sono dei telecomandi
che hanno solo la funzione di cambiare canale quando una certa
trasmissione e’ noiosa o inutile. Non vietano in nessun modo alle
persona in questione di esprimere il loro diritto di parola, sono
solo una delle tante barriere che ognuno di noi mette tra se’ ed il
mondo per non essere sommerso dalle informazioni. Usare una
segreteria telefonica, una segretaria umana o degli alti cancelli ha
lo stesso scopo nella vita reale.

I kill file possono essere superati cambiando spesso nick, e’ per
questo che questa pratica, chiamata morphing, e’ vietata e puo’
costare l’account se segnalata come abuso (un abuso e’ un uso
scorretto della rete, un comportamento “maleducato” che formalizzato
dai contratti fatti con i provider diventa legge). Il problema e’
che in questa epoca di contratti gratuiti rifarsi un account non
costa nulla, se non qualche minuto del proprio tempo, quindi lo
spauracchio della chiusura del collegamento alla rete fa poca paura.
Quindi benche’ molti provider abbiano messo nel contratto delle
clausole che costringerebbero i loro utenti ad un comportamento
neticamente corretto, difatto lo scollegamento di alcuni account non
porta a nulla se non ad un acuirsi della battaglia.

* quando prendere provvedimenti

Allora bisogna concludere che qualsiasi postatore annoiante va
killato, segnalato all’abuse, denunciato e/0 vilipeso? Assolutamente
no, il tapino potrebbe essere semplicemente qualcuno che ha detto la
cosa sbagliata al momento sbagliato. Quindi prima di prendere
provvedimenti e’ necessario verificare di non essere in torto.

Nella bibliografia c’e’ un ampia casistica di cose che si possono
fare (controllare che non sia una bufala – hoax- controllare che non
sia un novellino etc..) [FAQ3] <META Col tempo cerchero di tradurre
per la realta italiana questi consigli>

*I nick

Dietro i nick ci sono delle persone (trascurando l’ironia
etimologica)? Ovviamente si’ se banalizziamo la domanda, ma in
realta’ quell oche ci si chiede e’ se i rapporti sociali via rete
con il nick “Draco” siano davvero o meno dei rapporti sociali con
chi scrive (il sig Ottorino La Pera) sotto quello pseudonimo. La
cosa e’ complessa, il mio parere che cio’ dipenda dal contesto. I
nick sono “personaggi” e non persone solo a patto che le persone
dietro quei nick siano consci di cio’. Una stessa persona puo’ usare
piu’ nick, e nella realta’ molti idler lo fanno, per esternare parti
diverse della propria personalita. Con alcuni nick sono dei
personaggi, o quanto meno lo sono piu’ spesso, con altri sono delle
persone.

Tutto cio’, beninteso, da un punto di vista etico, non da un punto
di vista legale.

*una definizione semiseria del net cop

[del “teorico del flaming”]
Post: tassonomico del trolling.
Postatore: Meta-Troll di tipo alfa (dei numeri transfiniti),
riconoscibile dagli intenti dichiarati, e dal fatto che mantiene il
xpost.
Grado di meta-trolling: 35%. Ma puoi fare di peggio :)
Note tecniche:
l’uso Microsoft Outlook Express 5.50 rende al meta-troll
difficilmente praticabile il ricorso al vario software statistico
disponibile per l’agent.

In buona sostanza un net.cop e’ una versione del troll-anti-troll
consapevole (forse l’unica versione possibile) il gioco consiste
nello stanare l’avversario, che e’ principalmente il troll
consapevole. E in questo modo il gioco di guardie e ladri si
completa. Quello che distingue chi semplicemente cerca di migliorare
la leggibilita’ di un NG ed il net.cop e’ la quantita’ di messaggi
usati al fine di sostenere la propria tesi.

**Conosci il tuo avversario

*it.discussioni.litigi

Idl e’, insieme a it.discussioni.folli, benche’ teoricamente
traduzione italiana del pacifico alt.flame e’ il “porting” italiano
di quei gruppi in lingua inglese che sono stati fautori o basi del
trolling internazionale, anche se in modo *italiano*.

I gruppi internazionali sono principalmente alt.troll e
alt.syntax.tactical ma nella giugla della gerarchia alt ci sono da
citare anche alt.fan.karl-malden.nose e
alt.vampire.flonk.flonk.flonk[?].

I personaggi stabili presenti giocano al litigio piu’ che farlo
davvero, questo non non vuole assolutamente dire che l’attivita’ non
venga presa seriamente, non c’e’ nulla di piu’ serio del giocare,
questo nonostante il fatto che *deve* essere divertente. Ad un
osservatore esterno danno l’impressione di samurai che lottino tra
loro senza uno scopo preciso, forse neanche per battere
l’avversario, solo per la lotta in se’.

*Il neticamente corretto versione idler

scopo: far rosicare [vedi] metodo: ironia, cattiveria, arguzia,
insulto (dipende dallo stile) cosa non fare: frignare, lamentarsi,
rosicare, arrabbiarsi. Altrimenti si perde. Cosa e’ di cattivo
gusto: specchietto [da scoprire]

copione: Io sono migliore di te contro copione: non e’ vero e te lo
mostrero’ antitesi: correttezza, serieta’, silenzio [vedi tecniche
anti-troll]

esempio di specchietto

<cit> a: > >L’invasione degli ultracorpi e’ dunque cominciata? > b:
> Tu ne sei la prova.

a: Uno specchietto giusto per inaugurare il nostro rapporto? Te ne
sono grato. </cit>

(a) insulta in qualche modo (b) (b) in sostanza dice “anche tu”
cioe’ rimbalza sull’altro lo stesso insulto (a) lo accusa di averlo
fatto, e della sua caduta stilistica

*L’etica del troll consapevole ovvero c’e’ troll e troll.
[ringraziamenti a Bakunin e Uncombed per questo]

<citazione bakunin work in progress>
Io ti posso dire che, per quel che mi riguarda, non ho nulla
contro l’attuale assetto della gerarchia it.* e non ho mai avuto
alcun problema, di tipo censoreo e strutturale, ad esprimere
il mio dissenso quando ne ho sentito il bisogno. Ne’ ad
abitarla e a viverla come piu’ mi e’ parso comodo, non e’
cosi’ difficile, d’altronde. Questo per quel che riguarda il mio
atteggiamento nei confronti della struttura che coordina la
gerarchia, non certo per suggerirti alcuna mia velleita’
netcoppara. Ogni tanto io, e si’ anche quelli che tu chiami del
“gotha” di IDL (in realta’ saremmo “I gotha”, definizione coniata
da uno dei nostri trastulli), ci divertiamo a fare delle
scampagnate, e’ vero, ma non abbiamo mai perseguitato dei poveri
“innocenti” ne’ cercato di linciare e/o costringere al silenzio
nessuno. Questo per quel che riguarda il nostro atteggiamento
nei confronti dei singoli utenti della gerarchia. Non
abbiamo mai fatto net-stalking, NG-flooding, mail bombing ne’
quantaltro potesse esulare da semplici scambi dialettici,
anche se a volte tesi e molto poco ironici (rare volte ma e’
capitato). E questo per quel che riguarda i veri e propri net
-abuse. Se hai delle prove contrarie a queste mie affermazioni
fammelo sapere. Quindi, ricapitolando: il cyber-stalking ed il net
-abuse non fanno parte del nostro modo di comportarci. Queste sono
tutte prassi tipiche dei vuesse, qualora la tua giovane NNTP-eta’ ti
abbia fatto perdere alcune puntate dello show. C’e’ dell’altro. Io e
mi sembra anche i miei amici di IDL, stigmatizziamo assolutamente
chi e’ cosi’ ridicolo da confondere i NG con la vita, quella
analogica per intenderci. Chi usa i NG per consumare piccole
vendette personali, usando come arma il pettegolezzo, cercando di
distruggere il morale e la reputazione dell’avversario di turno,
gettando su usenet dati e notizie riservate provenienti dall RL del
malcapitato. Ci divertiamo come dei matti quando capita sotto il
nostro placido sguardo lo sciroccato di turno che ha deciso di
cambiare il MONDO partendo dalla gerarchia it.*. Chi insomma
attribuisce ai NG un’importanza spropositata, chiaramente
proiettando sui NG l’importanza spropositata che danno al loro EGO
(case sensitive, eccerto). Ci tuffiamo a pesce e ce li spartiamo da
buoni amici.

1) uso settare il f-up per portare i miei “clienti” in altri
lidi, lidi dove la discussione e’ assolutamente in topic
2) non lancio esche per pescare nessuno, sono quasi tutti
miei vecchi clienti
3) non floodo: argomento, per quanto le risposte che certe
volte mi vengono date trascendano l’infermita’ mentale
4) fondamentalmente, in questo caso, sto cazziando i disturbatori
<da mettere a posto>

*Trolling come metodo
<sostanzialmente cito bakunin, con alcune traduzioni linguistiche>
Qualcuno si arrabbia perche’ gli hanno cassato un post, e va su su
it.news.moderazione a esternare la sua rabbia, gli si risponde piu’
o meno per le rime e dopo un paio di giorni calano i troll veri
quelli che non seguono le regole a trasformare tutto in una
commedia all’italiana. Una o due volte all’anno a questi bei tomi
gli si offre un bel trattamento d’urto. Io quantomeno cerco di
portarli verso altri lidi. Non e’ colpa mia se i veri disturbatori
hanno scoperto come funziona il F/up e come toglierlo. Io non ho
alcun problema a stare qui e a farli risplendere della loro
stessa imbecillita’.

[ la mia tesi consiste nel
dire che, benche si presuma una totale anarchia di comportamento, ci
sono delle regole non scritte da seguire per essere dei troll
accettabili. Qui non sto parlando del TSA, in quanto la “societa” in
cui si vuole fare accettare e’ quella degli altri troll consapevoli,
non quella di usenet in generale.]

*Anonimato

<da controllare e riformattare/> Un discorso *serio* sull’argomento
e’ piuttosto lungo e complesso; mi limito a parlare delle
“sciocchezzuole” pseudo anonimizzatrici, piu’ che sufficienti per il
trolling.

Allora…come fare a non esporre in maniera immediata il proprio ip
come nntp-posting-host?

Ci si connette al web ed in particolare ai gateway http-to-news
impostando nelle preferenze del mio navigatore un ulteriore proxy,
*anonimo*.

Per proxy anonimo, qui, si intende un proxy che non faccia il
forward dell’ip del client; e’ possibile trovare una lista piuttosto
estesa di tali proxy all’url http://www.multiproxy.org, ad esempio.

Si badi: tali proxy son detti anonimi, ma, tutto sommato, cio’ che
sappiamo e’ che non fanno il fwd dell’ip di chi lo utilizza.

L’anonimato vero e’ ben altra cosa…chi gestisce quei proxy,
infatti, potrebbe tranquillamente tenere traccia di tutte le
connessioni e utilizzarle come meglio crede.

Per complicare un po’ le cose, si potrebbe pensare di concatenare
una serie di proxy siffatti; un esperimento banale ed alla portata
di chiunque puo’ essere il seguente: si setta un proxy *anonimo*,
scelto dalla lista di http://www.multiproxy.org, si accede poi ad uno dei
tanti web-anonymizer (http://www.anonymizer.com o http://www.rewebber.de, per fare
due esempi) e da li’ si accede ad un gateway http-to-news.

SCHEMA:

IO—->anon-proxy—->www.rewebber.de—->www.escount.com

Ed il gioco e’ fatto.

<meta> Per una discussione piu’ seria sul vero anonimato,
raccogliero’ appena possibile una documentazione precisa parlando di
remailer mixmaster e chiperphunk, concatenati. </meta>

Un paio di note: l’utilizzo di proxy anonimi come quelli che si
trovano su multiproxy non e’, formalmente, illegale; la mia
impressione e’ pero’ che la gran parte di quei proxy sono li’ aperti
al pubblico perche’ mal configurati e qualche problemino morale
andrebbe posto, specie nell’utilizzo *improprio* degli stessi.

*Perche’ lo si fa

Si posta via web, oltre che per trollare, anche perche’ a volte non
si ha la possibilita’ di collegarsi ad un qualsivoglia servizio news
[tecnicamente la possibilita’ di aprire un socket diretto verso una
qualsivoglia porta 119] e la cosa e’ molto negativa se si ama il il
formato news e detesta i gateway web..

Postando via web, e’ seccante esporre l’ip della propria azienda ed,
al contempo, non si vuole che chi dovesse spulciare, eventualmente,
i log del proxy-gateway aziendale si faccia gli URL altrui.

Tenendo conto che ultimamente ci sono stati casi di licenziamenti
proprio a causa di questi [forse indebiti?] controlli.

<meta: fare ricerca dei casi accaduti, controllare la legislazione
attuale in merito>

*Il trolling fuori da usenet e

[Ancora da scrivere C’e anche via mail ed anche nella vita reale. In
alcuni casi con intenti positivi, vedi caso Sokal e caso Benni
(finte poesie in concorso)]

esempi: #1:Portavoce dell’opposizione: “siete gangster” Risposta del
ministro: “E voi cornacchie e gufi”.

[Il ministro ha peraltro dato una patetica risposta a specchio.]

#2:Il trolling nel cinema: I nuovi Madrigalisti con “Mavaffanzum” in
“Amici Miei”.

*Il trolling puo’ essere considerato positivo in qualche senso?

Molto raramente.

Puo’ essere usato ad esempio come strumento e il caso di Sokal, il
caso di Benni (che spedi’ una poesia beffa ad un concorso) e tutto
il situazionismo lo dimostrano. Il punto e’ che perche sia usato
come strumento, ed ognuno di noi lo fa di tanto in tanto, ci vuole
*molta* intelligenza. Inoltre quello che il troll situazionista
vuole testare e’ la capacita’ di un sistema di resistere ad un
attacco (come i whitehead- hackers) quindi quello che vuole e’
proprio la reazione di rifiuto (kill-file informatico o mentale) di
cui parlavo.

Insomma il troll puo’ essere considerato il vaccino della malattia
*intolleranza* e *credulita*. Ricordando che se un vaccino puo’
guarire la malattia puo’ invece uccidere.

*meta-trolling

<message newsgroup=”it.discussioni.litigi”
poster=”teorico del flaming]
Message-ID: <000000.censored@news.nottingham.ac.uk>

mailto:b.clelia@mailcity.com (cyb) wrote:
>”Xxxxx Xxxxx” <draco.roboter@wintermute.net> ha scritto:
>Non tanto per la riuscita del tutto (opinabile) quanto per l’idea
>stessa: trollare un NG di troll. Spettacolare.

E’ da parecchio tempo che siete sotto osservazione. Ottorino La Pera
e’ solo la punta dell’iceberg. Un brain trust sta lavorando per la
progettazione di it.discussioni.meta-litigi.
</message>

Non si e’ ancora verificato in realta’ (almeno che io sappia),
l’idea consiste nel organizzare in banda dei net.cop e
invadere [vedi tecniche di invasione] it.discussioni.litigi.
E’ inutile sottolineare che quanto detto nel post indicato e’ una
bufala.. o e’ utile sottolinearlo? :-)

*invasioni

Le fasi classiche delle invasioni

– Introduzione e conoscenza del NG; creazione di una “personalita’”
rispettabile – Primi post “OT”. – Monopolizzazione del NG, ovvero
percentuale di post e di reply relativi con scatenamento di relativo
(anche se leggero) *rosichio* [vedi glossario]

Spesso pero’ l’invasione si fa meno macchinosamente: l’esploratore
di turno becca dei polli su un gruppo *di polli ma quello e` proprio
il peggio* e inizia a metterlo in crosspost per far notare quanto
sia *fesso*. Il branco a questo punto si scatena e da giu` di
brutto, alcuni si trasferiscono *per una vacanzina* sul gruppo
vittima e la cosa s’ingrandisce. Ora la bravura dell’esploratore
che rivendichera` per anni le grasse risate procurate al branco -sta
nell’essere talmente brillante da farsi amare dai frequentatori piu`
avveduti del gruppo- vittima in modo da poter affermare con pienezza
la propria virilita` (almeno e` la conclusione a cui sono giunto
considerando l’assoluta necessita` d’imposizione di questo
particolare *troll epistemico* mai visto in forma femminile, esclusi
i casi di *donne bargute*, ovvero fake prodotti da uomini).

Indiscusso maestro di quest’arte e` Sandrino O’Mazzulatore, ibrido
idler-iddieffer, segnalato tra i primi 500 della blacklist mondiale
insieme all’ormai pensionato Dio Sportivo.

*tassonomia del pollo

il frignatore (whiner)

Archetipo del genere e’ Bill “palmjob” palmer. Credendosi un grande
scrittore veniva ingiuriato, dopo di che iniziava delle
interminabili e comiche lamentazioni (vedi whine e rant)

lo spaccaballe (net kook)

(net-kook standard) Postatore tenacemente fanatico con volonta di
cambiare il mondo, pensa di essere al centro di un complotto,
assolutamente write-only mode e molto offensivo. Esempio eclatante
del genere (in italia) puo’ essere considerato Prospero Pirotti di
cui si puo’ leggere qualcosa qui
http://www.linux.it/~md/usenet/pirotti.gz

(net kook sborone-cazzaro-bauscia) Una sottospecie, tipica dei NG
non di cazzeggio, ha forti tendenze alla fuga prendendo come scusa
la mancanza di tempo. Ha una assoluta incapacita’ di rispondere alle
domande, anche (o forse soprattutto) a quelle cui basterebbe
pronunciare un si o un no. Archetipo G.Paolo Vanoli, che oltre che
net-kook e’ anche uno spammer.

(net-kook niubbo) Semplicemente continua a fare gli stessi errori di
netiquette. Qualsiasi cosa gli si dica continua a fare gli stessi
errori. E’ niubbo dentro, irrecuperabilmente niubbo.

<meta:da fare>
il crank, il lamer, il newbie
</meta>

*il trolling e la legalita’ (in senso lato)

E’ strano che si scriva un intero documento come questo per poi
sostanzialmente consigliare di non fare niente. Ma non si puo’ fare
proprio nulla oltre a mordersi la lingua e’ “farsi una vita”[11]?

In realta’ qualcosa e’ possibile fare, ma ci sono delle
controindicazioni, dei limiti e dei pericoli.

*il trolling e il net-abuse

Esistono delle figure semimitiche a guardia di internet che spesso
vengono denominati abuse-man. Essi sono coloro a cui le nostre
lamentele possono essere destinate nel caso in cui qualcuno ci
disturbi, come una mamma premurosa sentiti i nostri crucci puniranno
i cattivoni che ci hanno trattato tanto male e che ci hanno detto
tutte quelle brutte parole. Gli scollegheranno l’account, se non
addirittura il contratto telefonico e, in casi eccezionali di
comprovata maleducazione e scontrosita’ ripetuta e cronica,
legheranno ad una vecchia quercia il colpevole dandogli trenta
frustate.

Una sola parola a commento di quanto sopra: balle!

Gli abuse man, coloro destinati in ogni provider a controllare che
non siano stati compiuti degli abusi della rete e che hanno il
potere di togliere gli account, sono solo dei tecnici che non hanno
competenza (e la voglia) per stabilire chi ha ragione in un litigio.
Se e’ vero che i contratti fatti con i provider spesso prevedono un
comportamento neticamente corretto e che quindi sarebbe possibile
contattare l’abuse desk ogni volta che si incontra un disturbatore,
e’ anche vero che se questa pratica si diffondesse si potrebbero
ingenerare almeno tre tipi di problemi.

a) il nostro supereroe travolto da una miriade di falsi allarmi,
magari mal documentati, potrebbe avere delle difficolta’ a compiere
il suo *vero* lavoro, cioe’ combattere lo spam e i veri net-abuse in
generale.

b) potrebbero esserci degli “errori giudiziari”. Ovvero potrebbe
essere “condannata” la persona sbagliata, il pollo invece che il
troll (vedi faq di mamo sui toni di grigio)

c) esiste anche un problema politico. I modi usati da molti troll
per nascondersi dietro l’anonimato, remailer anonimi ad esempio,
sono stati creati per aumentare la liberta’ di espressione in rete.
Questi servizi possono servire per scopi positivi e sarebbe un vero
peccato procurargli dei problemi. [vedi anche la parte
sull’anarchia]

*il trolling e la polizia

Se davvero pensate che quanto hanno scritto su di voi possa
procurarvi dei problemi nella vita reale, sia insultante o pensate
che le minacce che vi sono state fatte siano serie la soluzione e’
semplice: parlatene con la polizia. Al vostro buon senso, al vostro
senso del ridicolo e alla vostra intelligenza decidere quando sia
*davvero* necessario farlo. Se vi hanno semplicemente mandati a
IFQ[11] andateci: mi hanno detto che un news-group divertente (io
non lo frequento, anche perche’ non mi sento degno di farlo)

*il sogno dei padri fondatori

Quali sono le caratteristiche politicamente, in senso alto, e
socialmente interessanti di usenet? Quali sono i vantaggi dei gruppi
di discussione sani e ben funzionanti? Innanzitutto la gratuita’,
ogni aiuto che puo’ essere trovato e’ gratis. Succede spesso che dei
seri professionisti, il cui lavoro ha spesso un valore di mercato
molto alto, forniscano senza avere nulla a pretendere un servizio.
Oltretutto avendo spesso come unico risultato l’essere trattati in
malo modo. In seconda istanza viene garantita la liberta’ di
espressione, anche delle idee piu’ controverse e ai limiti della
legge. Una specie di utopia (ovvero di luogo inesistente) in cui
sembra che il motto di Voltaire si sia finalmente realizzato[13]

*tecnocrazia

Usenet e’, nel senso spiegato dal saggio “In cerca del Liviathan
della rete*[xx], un altro posto ed un’altra societa’ rispetto a
quella in cui viviamo nella cosiddetta vita reale. Questo non vuol
dire che le leggi che regolano la convivenza tra le persone
d’incanto scompaiano, piu’ semplicemente vuol dire che ad esse si
sovrappongo (a volte sostituendole) altre regole. Si puo’ fare
l’analogia con il mondo dello sport in cui alle leggi dello
stato ed alla sua giustizia si sovrappone un altro tipo di senso
di legalita’ appunto sportiva.

Il senso del giusto e dello sbagliato viene regolato da documenti di
autoregolamentazione che invece di stabile cosa e’ legale,
stabiliscono cosa e’ educato.[USE1] Questi stessi sono stati creati
negli anni con un processo di consultazione collettiva, in cui e’
uscita vittoriosa l’idea piu’ funzionale piuttosto che quella che ha
ricevuto piu’ consensi. E’ semplice deduzione di questo che la
societa’ la forma stato di questa societa’ non e’ la democrazia.
L’opinione dei molti ha poca importanza se viene considerata
_sbagliata_ , quindi in prima approssimazione si potrebbe dire che
ci si muove all’interno di una tecnocrazia, ma questa conclusione
e’, almeno in parte, scorretta.

*anarchia

<meta: ricerche da fare>

Quando fu fatta la grande riorganizzazione di usenet con la
creazione delle big seven (soc.*, rec.*, sci.* etc, ora sono otto)
alcuni presero la vicenda come un tentativo di normalizzazione.
L’utopia anarchica della rete sembrava essere stata tradita, alcuni
argomenti venivano vietati, l’idea che la legalita’ e la moralita’
fossero discriminanti per la creazione e l’uso dei gruppi di
discussione venne sentito come un abuso di autorita’. A causa di
questo venne creata la gerarchia alt.* in cui fosse possibile
parlare veramente di tutto. Compresa la droga, il sesso ed il rock
and roll.

La storia pare abbia dimostrato che questa volonta di liberta’
assoluta era ed e’ solo in parte positiva. </META>

La gerarchia free.* segue la stessa filosofia: in pratica cio’ che
si vuole combattere e’ la censura in ogni sua forma, anche quelle
che ogni persona di buon senso vedrebbe come positive. A questo
scopo in questa gerarchia l’unica regole afferma che e’ vietato
vietare. La creazione di gruppi, dai nomi piu’ strampalati e dagli
scopi piu’ inutili, e’ libera e non soggetta a nessun tipo di
vincolo e limitazione. I messaggi non possono in nessun modo
filtrati o cancellati. Insomma quello che si vuole e’ una nuova
societa’ realmente anarchica.

Il risultato e’ che questa gerarchia e’ invasa da spam, dai troll e
da ogni tipo di spazzatura, e che pochissimi server la portano. La
volonta’ di liberta’ assoluta voluta si e’ scontrata contro i
problemi pratici che questa comporta e forse anche con i limiti
della natura umana.

Altra dimostrazione di cio’ e’ che la vecchia gerarchia alt.* ha
iniziato a usare la moderazione, anche e soprattutto per quei gruppi
(alt.tasteless per dirne uno) in cui il diritto al cattivo gusto,
alla immoralita’, ed in alcuni casi addirittura alla illegalita’,
vuole essere esercitato.

La mia tesi e’ quindi che se la richiesta di liberta’ era ed e’
giusta, la risoluzione anarchica non ha dato frutti.

*dittature

L’italia, patria di Machiavelli e dell’effetto K, pare abbia trovato
il modo per risolvere la contraddizione. Da una parte si vorrebbe
l’anarchia completa in modo che qualsiasi opinione sia esprimibile,
dall’altra dare sic et simpliciter questa liberta’ non raggiunge lo
scopo in modo efficiente ed efficace.

<BUG ricercare: questo modo e’ utilizzato anche da altre parti?
Quale soluzione e’ stata utilizzata da altre parti />

La soluzione e’ stata un compromesso tra cose apparentemente
inconciliabili: liberismo, il liberalismo, l’anarchia e la
dittatura. Da una parte si dice che i gestori della gerarchia it.*
(GCN) si arrogano il diritto di fare della gerarchia stessa quello
che vogliono, comportandosi in questo modo da dittatori. Dall’altra
lasciano liberi gli utenti di dire cio’ che vogliono, stante le
regole di buona convivenza che dovrebbero essere accettate da tutte,
compresi i GCNers stessi. Quest’ultima cosa fa dei GCNers piu’ che
dei dittatori dei monarchi che creata una costituzione si impegnano
a seguirne i dettami, riservandosi pero’ il diritto di cambiarne gli
articoli, anche questo pero’ secondo meta-regole immutabili (quali
il divieto di retroattivita’ e la certezza del diritto al cambiare
delle leggi).

A chi dice che questa dittatura e’ insopportabile e dispotica
rispondono di diventare essi stessi dittatori, o quello che
vorranno, e che il mercato (da qui il liberismo) decidera’ chi ha
ragione

*glossario ragionato (vedi anche http://www.m-w.com) [work in progress]

Main entry: whine frignare

Main Entry: 1rant 1 : to talk in a noisy, excited, or declamatory
manner 2 : to scold vehemently

(vedi it.news.net-abuse) net-abuse: abuso della rete e non sulla
rete spam: diffusione ripetuta di un certo messaggio in violazione
della netiquette mail e-nonima: mail con trucci antispam o
semplicemente falsa morphing: cambio continuo di nick per evitare il
kill-file (vedi fake)

fake: un altro postatore sotto falso nome/nick
niubbo: viene da newbies vuol dire novellino matricola.

rosicare: e’ lo scopo principale dell’idler e dei troll consapevoli,
e’ il caratteristico stato di colui che preso dalla rabbia o dalla
irritazionevorrebbe in qualche modo vorrebbe vendicarsi o ribattere
alle accuse.

true-believer: appassionato all’argomento in modo fanatico
flamer:troll inconsapevole o consapevole in cerca di litigio

lamer:
kook:
crank:

*Biblio/Rete-grafia e letture consigliate

<META da mettere a posto controllare e organizzare />

[LNK1] http://www.bonsaikitten.com
[USE1] http://www.ietf.org/rfc/rfc0003.txt?number=3
http://www.rfceditor.org/
http://www.ietf.org/rfc/
[USE2] http://news.cnet.com/news/0-1005-200-311492.html
http://news.cnet.com/news/0,10000,0-100 … 85,00.html
http://www.vtw.org/speech/
http://www.cwrl.utexas.edu/~bill/e309m/ … intro.html
http://www.tin.it/internet/storia/usenet/usenet.html

Psicologia/sociologia/antropologia/retorica

[PSI1] Berne, Games People Play – A che gioco giochiamo. Milano:
Bompiani, 1967

[SOC1] Richard C. MacKinnon,
“Searching for the Leviathan in Usenet”.
http://www.virtualschool.edu/mon/Economics/
MacKinnonLeviathanUsenet.html#Looking%20for%20the%20Leviathan

(descrizione di “faser”) MacKinnon, basandosi sui lavori di Hobbes,
cerca di individuare il “Leviathan Factor”, cioŠ la propensione da
parte dei partecipanti di vari NG a passare alla moderazione a
seguito di violazioni della Netiquette. La parte che potrebbe
interessare e’ quella in cui spiega il concetto di “personae” (in
latino significa maschera, personaggio). Essendo la comunicazione
unicamente scritta, produce la creazione di “personae” che sono
diverse dall’utente che ha fisicamente scritto il messaggio. Quindi
per MacKinnon bisogna parafrasare Cartesio con un bel “scribo ergo
sum”.

[SOC2] http://www.linux.it/~della/fallacies/ regole di retorica
sporca

_Tool_

[TOO1] http://www.nfilter.org/

_In italiano_

[ITA1] Marco d’Itri: http://www.linux.it/~md/usenet/
[ITA2] Sito di Luky: http://www.niubbologia.com/
[ITA3] Sito del GCN dove vi sono i documenti di alcuni post
emblematici di troll antisistema: http://www.news.nic.it/news-it/

_FAQ_

[FAQ1] http://www.altairiv.demon.co.uk/troll/trollfaq.html
[FAQ2]
http://www.cs.ruu.nl/wais/html/na-dir/n … l-faq.html
[FAQ3] http://ddi.digital.net/~gandalf/trollfaq.html
[FAQ4]
http://world.std.com/~Infinity/rightloo … ollFAQ.htm

Altre [non controllate: a cura di Bakunin]

http://www.hell-flame-wars.org/ (uno dei gruppi di alt.flame)
http://pyrophore.ogoense.net/rebecca/ (una specialista, Rebecca.)
http://www.petitmorte.net/index2.shtml (provider in topic)
http://afk-mn.eist.co.jp/index2.html (alt.fan.karl.maden-nose HP by
the 2belo, ma forse e’ ancora giu’)
http://extra.newsguy.com/~shpxurnq/cascrules.html (il cascade,
questa disciplina, dal generale Beauregard in persona)
http://member.newsguy.com/~shpxurnq/meow.html (i cascade, come sono
nati?) http://extra.newsguy.com/~shpxurnq/ (HP di Raoul Xemblinosky,
uno dei primi nosers, potra’ esserti utile)
http://extra.newsguy.com/~shpxurnq/raoul.html (il museo della usenet
performing art di AF, AFKMN, AAVFFF secondo Xembli-qlcs))
http://www.subgenius.com/index.html (the church of the subgenius e
la sua unita’ tattica mobile: spero non ci sia bisogno di
spiegazioni, che Bob guidi la tua strada.)
http://www.geocities.com/Paris/LeftBank … /index.htm
(flamenet2000: non tutti i flamer vengono col buco)
http://www.plonk.com/ (alt.usenet.kooks, la cantina per i troll
“inconsapevoli”)

Altri ancora trovati di dubbia utilita’

Rant: http://www.rant.com/

Chi ha voglia di cercare, provi ad utilizzare questi nomi nei motori
di ricerca (http://www.google.com ad esempio) e posti un report:

Hypcrime (troll organizzatissimi, con tanto di bot) Meow/ers
(provocatori) Empire of nose (loro e il loro “impero”) Bill Palmer
(un whiner di dimensioni internazionali) Gary Burnore (l’altro)
Databasix (la sua azienda) Flaag (uno scocciatore col bollino doc)

*Rassegna stampa

“Cerco solo di capire com’e’ fatto un essere umano che perde il suo
tempo e le sue energie scrivendo faq.”

Alessandro Iselli

*Note

[1] A quanto capito invasa a piu’ riprese da una banda di troll. I
troll i questione sono particolarmente stupidi e infantili. Sono
contrari ai kill-file che reputano una forma di limitazione alla
liberta’ di espressione.
[2] it.discussione.leggende.metropolitane ha subito una invasione
ed una delle partecipanti ha iniziato ad arrabbiarsi ed a
segnalarli all’abuse con conseguenti chiusure di
account. La stessa veniva chiamata con epiteti poco edificanti.
[3] Ad esempio con l’improvviso cambio di argomento a fini
umoristici tipico delle barzellette: lo spostamento semantico.
[4] Il caso Sokal e’ per esempio un caso di trolling ad
altissimo livello.
http://www.nyu.edu/gsas/dept/philo/facu … an/papers/
bog_tls.html What the Sokal Hoax Ought to Teach Us: The pernicious
consequences and internal contradictions of “postmodernist”
relativism
[5] Esempio di spostamento semantico.
[6] qui dovrebbe esserci una nota
[7] animali da cortile notoriamente stupidi, ogni riferimento a
fatti o persone e’ puramente casuale.
[8] ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti e’
puramente casuale.
[9] qui avrebbe dovuto esserci un commento, che pero’ ho tolto.
[10] esistono reader che fanno ignore thread anche dei sub
thread pare, per ulteriori info provare su it.comp.news-reader
[11] tentativo di traduzione del motto usenet contro chi si piglia
troppo sul serio: “get a life”.
[12] it.fan.culo
[13] piu’ o meno (pare sia apocrifo): per quanto le tue idee
siano contrarie alle mie io lottero’ affinche’ tu possa
esprimerle.
[14] si utilizza in questo caso la parola net.cop nel senso in
cui la usa chi e’ accusato di uscire dalle regole. I con net.cop
viene anche indicato chi combatte spam e net-abuse in genere,
quelli sono personaggi diversi e molto piu’ seri.

2010 in review

gennaio 2, 2011

The stats helper monkeys at WordPress.com mulled over how this blog did in 2010, and here’s a high level summary of its overall blog health:

Healthy blog!

The Blog-Health-o-Meter™ reads Wow.

Crunchy numbers

Featured image

A helper monkey made this abstract painting, inspired by your stats.

A Boeing 747-400 passenger jet can hold 416 passengers. This blog was viewed about 6,900 times in 2010. That’s about 17 full 747s.

 

In 2010, there were 80 new posts, growing the total archive of this blog to 437 posts. There were 34 pictures uploaded, taking up a total of 3mb. That’s about 3 pictures per month.

The busiest day of the year was February 8th with 106 views. The most popular post that day was Grossi argomenti da porre sul piatto.

Where did they come from?

The top referring sites in 2010 were facebook.com, gamma2.wordpress.com, thesnowdogblog.wordpress.com, barbariliber.blogspot.com, and sweethomealabamaa.wordpress.com.

Some visitors came searching, mostly for dio, sentire sempre caldo, pubblicità progresso, ho sempre caldo, and dio non esiste.

Attractions in 2010

These are the posts and pages that got the most views in 2010.

1

Grossi argomenti da porre sul piatto February 2010

2

La cattiva notizia è che Dio non esiste. January 2009
2 comments

3

Caldo November 2008
3 comments

4

Verranno al contrattacco con elmi ed armi nuove ma intanto… October 2008

5

Fatti delle domande, datti delle risposte… May 2009
1 comment

Alexa insiste

dicembre 27, 2010

 

 

fonte alexa

Lettera aperta ai nerd

dicembre 24, 2010

Per fare le rivoluzioni ci vogliono i soldi.  Su wikipedia non c’è pubblicità, perché non la volete, quindi  bisogna trovare i soldi da qualche altra parte. L’unico modo trovato al momento è la carità del prossimo, tale carità viene stimolata grazie al banner in cima ad ogni pagina. Questa è la sua motivazione e fondamentale importanza.

Se per motivi che non capisco vi infastidisce, usate uno dei molti modi tecnici per eliminarla. Ad esempio questo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Vituzzu/De-Jimboize

(NB: questo è un blog personale, che uso per esprimere pareri personali che non sono in alcun modo espressione ufficiale di alcun che)

Complotto pluto-giudaico (AKA ma faciteme o piacere)

dicembre 23, 2010

“Singloids.com has a three-month global Alexa traffic rank of 3,718,597. It has attained a traffic rank of 19,711 among users in Israel, where we estimate that 43% of its audience is located.”

fonte alexa

Questo è il futuro che avevamo immaginato?

dicembre 19, 2010

In metrò una voce suadente, femminile, informa i passeggeri su quale fermata si sta approssimando. A pranzo metà della tavolata parla con persone lontane via iPhone. I petrolio ha superato il picco di produzione, una crisi della gravità di quella del ’29 si trascina oramai da anni.

Ed io continuo a chiedermi dove sono le macchine volanti e le astronavi che mi avevano promesso.Chiamiamola nostalgia del futuro.

[Cucina] Funghi, piselli e uova

novembre 6, 2010

Funghi trifolati e uova e piselli.